È inverno, e ormai le temperature sono vicine a zero gradi. Naturalmente, ognuno di noi tende a prediligere cibi caldi e calorici, come una bella tazza di cioccolata o del vin brulè. Infatti, siamo in molti a immaginare che mangiare cibi più ricchi in inverno permetta di proteggerci contro il freddo. E non è così! In caso di freddo glaciale o anche durante una vacanza sugli sci, è inutile fare la scelta dei piatti ricchi di grassi per riscaldarsi. Non servirà un piatto calorico a riscaldare il vostro corpo! Ecco cosa è giusto mangiare quando fa freddo.
Il nostro organismo è capace di mantenere costante la nostra temperatura interna grazie alla termoregolazione. Se fa freddo, il metabolismo si attiva per produrre più energia quindi calore. Per farlo, attinge innanzitutto nelle riserve di zucchero. Solo una volta che ha esaurito queste risorse di glucosio l’organismo attaccherà i grassi. Ma questo meccanismo interviene solo in caso di esposizione prolungata al freddo, almeno 6 o 7 ore di fila.
Quindi, per un’esposizione circoscritta al freddo, anche più o meno intensa, ad esempio di una o due ore al giorno, l’organismo non ha bisogno di mobilitare le sue riserve di grassi.
Non abbiamo scuse: meno piatti grassi in montagna, più minestre e zuppe!
I 10 CIBI ANTI-FREDDO DA PREDILIGERE:
Ecco a voi una lista di 10 alimenti da prediligere, non solo per la stagionalità, ma soprattutto per rafforzare le difese naturali attraverso la sola alimentazione.
- Piatti caldi: minestroni, zuppe e stufati sono deliziosi e nutrienti, soprattutto al termine di una lunga giornata. A maggior ragione se si utilizza una pentola a cottura lenta, che può tornare utile quando si è particolarmente impegnati.
- Bevande calde: numerose erbe e spezie possono essere usate per preparare appaganti tè caldi. Dai semi di finocchio al gelsomino alla menta, ecco una serie di idee per tè deliziosi. Anche la cioccolata e il caffè sono degli ottimi alleati contro il freddo.
- Frutta e verdura: fonte privilegiata di vitamina C sono gli agrumi, che “prevedono” un incremento di consumo proprio nel periodo invernale. Ottime anche le pere e le mele cotte. Spazio, poi, alle verdure ricche di vitamine come patate dolci, cavoli, carote e verze.
- Carne: il suggerimento è di prediligere le carni bianchi (oppure il pesce), ma nel corso dell’inverno i cibi proteici – come, appunto, la carne rossa – possono essere ammessi, a patto che si evitino gli eccessi nel consumarli.
- Frutta secca: mandorle, noci e nocciole sono ricche di zinco e vitamine, conferendo un elevato apporto di grassi polinsaturi e proteine vegetali. Molto utili per combattere raffreddori e influenze tipici della stagione invernale.
- Legumi: dalle lenticchie ai fagioli, dai ceci ai piselli, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Fondamentali per il metabolismo muscolare, per combattere l’affaticamento, per il benessere della digestione e funzionali per l’efficacia delle difese immunitarie.
- Miele: le proprietà antibiotiche e balsamiche del miele sono risapute. Ecco perché il miele, oltre ad essere gustoso, è un alimento benefico per il corpo, soprattutto quando è usato come dolcificante (magari per una tisana calda).
- Spezie e condimenti: alcune spezie e alcuni condimenti possono aiutare ad aumentare la temperatura corporea, stimolando il metabolismo. Qualche esempio? La cannella e la curcuma, lo zenzero e il peperoncino. Antinfiammatori e salutari.
- Cioccolato fondente: l’imperativo è non esagerare ed evitare di cadere in un eccesso di “peccato di gola”. Detto ciò, l’apporto di magnesio presente nel cioccolato fondente lo rende un alimento privilegiato nell’alimentazione invernale.
- Yogurt: contiene fermenti lattici che sono in grado di aiutare i batteri naturalmente presenti nell’intestino a mantenere sempre attivo il sistema immunitario. Lo yogurt combatte i batteri patogeni con cui si viene a contatto quotidianamente.
PERCHÈ SI SENTE FREDDO? COSA ACCADE NEL NOSTRO ORGANISMO?
Il nostro corpo non ha un sistema che misuri la temperatura esterna direttamente come si può eseguire con un termometro, ma la nostra pelle percepisce la temperatura esterna mediante il flusso di calore che la attraversa . Per questo motivo la nostra è solo una percezione differenziale, cioè relativa alla nostra temperatura interna (per questo chi ha la febbre sente più freddo di chi sta bene).
Molto brevemente possiamo dire che in inverno l’aria umida viene percepita più fredda rispetto a quella secca, a parità di temperatura effettiva. Vediamo di capire il perché.
Per rispondere completamente alla domanda bisogna tenere presente quali siano i meccanismi di dispersione del calore del nostro corpo: infatti oltre alla dispersione per conduzione, abbiamo anche un sistema di termoregolazione legato alla traspirazione. Una delle principali funzioni dell’epidermide è quella di creare una barriera tra l’ambiente interno e l’ambiente esterno, proteggendoci dalla disidratazione.
Il nostro corpo è composto prevalentemente da acqua (circa il 60 % in relazione all’età), cioè circa 42 kg in un uomo di 70kg in buona forma fisica. La pelle è quindi importantissima, in quanto si oppone ad una eccessiva dispersione idrica nell’ambiente. Nonostante ciò, una discreta quantità di acqua corporea viene quotidianamente eliminata attraverso la pelle. Tale fenomeno è chiamato, appunto, traspirazione.
In base alla presenza o assenza di questi due fenomeni fisici noi sentiamo più freddo o più caldo; ad es. in estate sono presenti tutte e due i meccanismi: conduzione e traspirazione del calore (perché l’organismo ha necessità di espellere calore); mentre in inverno la traspirazione viene quasi del tutto azzerata, per cui è presente solo la conduzione, che tende a raffreddare velocemente il corpo perchè la differenza di temperatura è molto alta (per tale motivo tendiamo a coprirci in modo da rallentare il flusso di calore in uscita).
In definitiva possiamo dire che un’alta percentuale di umidità nell’aria funziona da amplificatore della temperatura percepita: in condizioni in cui con aria secca sentiremmo freddo ci fa sentire più freddo e viceversa.
Dott.ssa Antonella Stallone
Biologa Nutrizionista